"La medaglietta d'argento, che mi ha mandata ad esaminare, e che qui occlusa le rimetto, ella è di quelle che vanno nel numero delle medaglie dette Consolari, o più tosto delle famiglie romane. Appartiene alla famiglia Giulia. Il suo valore oltre l'argento è pochissimo, perché è delle più trite e comuni. La testa ci rappresenta quella del Dio Trionfo, essendo ornata di due piccole alette, e pare anche di alloro sopra la fronte. dietro le spalle se le vede un tridente, segno di Trionfo navale. Oltre al tridente vi è un piccolo dardo, o punta d'asta, che è l'insegna della officina dove fu battuta la medaglia."
Addirittura è spesso presente nei titoli come nel romanzo "Il Tridente di Shiva" di Valentina Marcone, o nell'inventario poetico a cura di Ugo Magnanti "Il tridente e la fanciulla"
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